– “Alessia Berra” scritto in codice braille –

Alessia nasce a Monza nel 1994, primogenita di 3 sorelle, da Claudio Berra e Maria Antonietta Miserotti. Vive a Buccinasco, in provincia di Milano e scopre l’amore per l’acqua già a sei mesi con i corsi di “baby-genitore”. Si guadagna la sua prima medaglia significativa nel 2001, vincendo i 50m stile libero ai campionati provinciali di nuoto. Con il passare degli anni si specializza nelle gare di stile libero e farfalla gareggiando per l’Azzurra Nuoto Buccinasco. A 9 anni le viene diagnosticata una patologia rara, la maculopatia di Stargardt, che le causa una riduzione del campo visivo centrale (nella parte centrale della retina vi sono zone completamente cieche), alterando anche la visione periferica, ma questo non intacca la sua voglia continua di superarsi. Nel 2015 entra a far parte della squadra nazionale di Nuoto Paralimpico partecipando ai mondiali di Glasgow. Dopo la laurea in Scienze Motorie si trasferisce nel 2017 a Saragozza dove continua gli allenamenti mentre prosegue gli studi magistrali in “scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate”; percorso di studi in cui si laureerà cum laude. Concluso il periodo in Spagna rientra in Italia e intensifica gli allenamenti con la sua vecchia squadra. Il duro periodo del lockdown l’aiuta a riflettere e convogliare le energie sul proprio futuro post attività agonistica; promuove e realizza numerosi progetti legati all’inclusione attraverso lo sport. Dopo diverse competizioni internazionali e dopo le medaglie di Tokyo raddoppia il suo impegno iniziando numerose collaborazioni con scuole, Associazioni e Comuni, per sviluppare progetti di inclusione sportiva per ragazzi con disabilità. Organizza corsi di formazione nei centri acquatici e nelle scuole, oltre a collaborare con grandi Aziende per incontri sul tema della Diversity & Inclusion e attività di team building.
DICONO DI LEI
Fabrizio Sottile, classe ’93, ex-compagno di squadra FINP.

Tatiana Pini, classe ’94, compagna di liceo e squadra FIN.

Come hai conosciuto Alessia?
Lui: Un po’ alla volta, tra una manifestazione sportiva e l’altra, fino a diventare compagni di allenamento. Il primo incontro è stato a Berlino, dove le mostrai come poter migliorare l’esperienza di utilizzo dello smartphone tramite il sistema di ingrandimento schermo.
Lei: In piscina perché entrambe eravamo nella squadra agonistica. Io sono entrata in squadra dopo di lei, quando avevamo già 11 anni.
Descrivi un momento emozionante
Lui: Ce ne sono diversi, tra i più belli sicuramente quelli in cui ci davamo manforte durante il tragitto tra un allenamento e l’altro, le risate durante le trasferte, la medaglia insieme, il supporto reciproco durante le gare.
Lei: I nostri viaggi e le nostre vacanze. In particolare, mi viene in mente un capodanno, mentre frequentavamo ancora il liceo. Eravamo a Bormio e avevamo trascorso la serata in discoteca con alcuni amici. Alla fine, nonostante il freddo, siamo rimaste fuori dal locale a parlare fino a che non è giunta l’alba. Lo ricordo come un bellissimo momento.
E un momento invece particolarmente divertente?
Lui: Ci piaceva molto cantare insieme i jingle dello Zoo di 105 prodotte da DJ Matrix, oltre alle sue canzoni. Ho avuto la fortuna di vivere Alessia anche al di fuori dell’ambito natatorio, tra uscite in compagnia, compleanni, escursioni, feste di vario genere… con Ale non sono semplici momenti divertenti, piuttosto li definirei imbarazzantemente felici.
Lei: Ho una sfilza di aneddoti. La nostra piccola parentesi come allieve di hip hop è tra quelli. Alessia non aveva detto al nostro istruttore che non ci vedeva bene, forse per sfidare sé stessa a provarci senza aiuti. Il risultato fu disastroso. Lei non riusciva a vedere i movimenti del ballerino e io provavo a spiegarglieli sotto voce ma essendo anche io alle prime armi e un po’ imbranata, veniva fuori un casino. Mentre Alessia volteggiava improvvisando passi e movimenti, io vedevo la confusione farsi strada negli occhi del povero istruttore… non aveva idea di cosa stesse succedendo… soprattutto perché io intanto morivo dal ridere!
Quali sono i suoi punti di forza?
Lui: L’incoscienza, la trasparenza, la sincerità, (questi due non sempre a suo favore).
L’essere sempre felice e “presa bene”.
Ha tanta voglia di fare nonostante i problemi per causa di forza maggiore.
E poi… ha gli addominali!
Lei: La caparbietà e la forza d’animo ma anche l’estrema sincerità. Se qualcosa non le piace glielo vedrete scritto in faccia oltreché sentirlo dalle sue labbra. Viceversa se è entusiasta e felice sa esprimere queste emozioni liberamente e senza inibizioni.
Le daresti un consiglio?
Lui: No, ormai è lei quella specializzata a dare consigli agli altri.
Lei: Alessia, continua la tua crescita personale per gestire le tue rigidità!
Adesso sei riuscita ad introdurre nella tua dieta cibi “da grande” ma rimane ancora aperta la battaglia contro i funghi e i peperoni!
A parte gli scherzi, lei è sempre stata molto schizzinosa verso alcuni alimenti.
Ma Alessia è così. Non si arrende nemmeno di fronte ai peperoni e alle olive e ci tiene, piano piano, ad imparare a mangiare tutto.
Affronta ciò che le accade nella vita mettendo in gioco in primis sé stessa e provando a superare i suoi limiti, anche se ci vuole molto tempo.
Per questo posso solo dirle di continuare così! Forza Ale!